Carissima MARIA ROSA e amici TALITA’ KUM MODENA 31 Luglio, 2020
Come va? Inizio con un pensiero di gratitudine al Signore per le notizie un po’ più rassicuranti che vengono dall’Italia. E’ consolante vedere che il numero di contagi e’ in continuo calo e cosi anche i decessi, tuttavia è sempre con grande tristezza e incredulità che si leggono e rileggono le cifre che rimangono la storia della pandemia chiamata Covid 19. Una tragedia che non ha portato solo morte fisica ma ha spento tante risorse di vita con la chiusura dei posti di lavoro. Ho ricevuto notizie da tante persone che esprimono la loro preoccupazione per il futuro. Noi assicuriamo la nostra preghiera per tutti e continuiamo a deporre davanti a Gesù Eucarestia le necessità di ogni persona e dell’intera umanità, in particolare la guarigione totale dal Covid 19.
Ti prego di assicurare i padrini dei nostri ragazzi, benefattori e collaboratori di TALITA KUM, il nostro ricordo quotidiano.
È da tempo che mi prometto di scrivervi, ma quando prendo una sosta per pensare o mettere insieme notizie ed esperienze mi sento come sommersa da un mare di pensieri, di volti di persone, di emozioni che questa pandemia continua a far nascere. In questi mesi non abbiamo potuto fare tante cose, impossibile spostarci, viaggiare, raggiungere fisicamente la nostra gente nei villaggi e quanti ci hanno fatto pervenire le loro richieste di aiuto. Tuttavia abbiamo continuato a far giungere il nostro sostegno nei modi che ci sono possibili, attraverso pacchi viveri, medicinali, incoraggiamento cercando di farci presenti anche se con messaggi a distanza nelle situazioni a rischio di cui siamo a conoscenza e che in questo tempo sono aumentate. Si e’ sviluppata una buona rete di contatti che permette di far fronte ad imprevisti e a situazioni di abuso familiare che purtroppo sono aumentati durante il lock down.
La situazione Covid 19 nelle Filippine rimane preoccupante. Il numero di contagi e’ in continua crescita, oggi ci sono più’ di 130.000 contagi e 2000 decessi, questo costringe a mantenere molte province in stretta quarantena, senza possibilità’ di lavorare, di spostarsi con tutto quello che comporta nella vita delle persone. Fame, privazioni, timori di come vivere alla giornata, incertezza di quanto questa situazione durerà’ ancora e fino a quando si riuscirà’ a gestirla, fanno crescere la paura, in molti casi la disperazione e la violenza. La solidarietà’ non manca, le autorità’ locali si sono impegnate a distribuire aiuti cosi’ come tante altre organizzazioni religiose e caritative, tuttavia sono piccoli aiuti in confronto alle reali necessita’, e’ impossibile raggiungere tutti e per un tempo cosi’ lungo. Il lock down e’ infatti iniziato lo scorso 14 Marzo. Non lavorando mancano le risorse per sfamare la famiglia, i prezzi sono aumentati e gli acquisti rimangono controllati. Metro Manila e’ la regione più’ colpita che conta più’ della meta’ di contagi. E’ anche vero che i tamponi sono arrivati in ritardo e che vengono fatti solo su persone che presentano sintomi o che sono stati in diretto contatto con ammalati.
La situazione scolastica rimane ancora incerta. Il Presidente della Repubblica ha dichiarato che solo se ci sara’ il vaccino si potrà ritornare sui banchi di scuola. Ha chiesto alle scuole di preparare programmi alternativi, lezioni on-line, attraverso radio, televisione e lezioni preparate in modo che possano essere svolte a distanza. Questi programmi richiedono l’impiego della tecnologia digitale che naturalmente e’ impossibile in moltissime aree del nostro paese. E’ assurdo pensare che per chi vive in aree remote, rurali e contesti disagiati ci possa essere accesso ad internet, in Mindoro ci sono luoghi dove ancora non c’e’ elettricità.
Lo scorso Marzo la grande maggioranza delle scuole stava preparando gli esami finali e la chiusura dell’anno scolastico, l’ordine della sospensione scolastica ha colto tutti di sorpresa, si pensava ad una sospensione momentanea e nessuno ha dubitato di poter riprendere al più’ presto le attività scolastiche. Non e’ stato cosi’, l’anno scolastico 2019-2020 passa alla storia come un anno speciale, dove gli esami finali sono stati sostituiti dalla valutazione del rendimento scolastico generale, dove sono state cancellate le attese celebrazioni per la consegna di diplomi e attestati di merito. Un anno scolastico terminato all’improvviso senza avere il tempo di salutare e ringraziare insegnanti e compagni di classe, senza poter fare programmi per il tempo estivo e per l’anno futuro. Le lezioni scolastiche sono state interrotte ma sono continuate le lezioni di vita, apprendere a vivere in una dimensione diversa, essenziale, condividendo la paura dell’intera comunità nazione e mondo, imparando ad agire con prudenza e rispetto per il bene di tutti.
Qualche scritto dei nostri ragazzi che esprime la voglia di tornare a scuola, di riprendere una vita più normale, di vedere i genitori riprendere serenità e lavoro, di conoscere che il virus corona e’ stato finalmente sconfitto, rivela il disagio vissuto in questi mesi e la consapevolezza della sofferenza e distruzione che un virus invisibile ha portato da un capo all’altro del mondo. In alcune aree dichiarate “Covid Free”, libere da ogni contagio, si inizia gradualmente a riprendere a vivere ma la normalità sembra sempre più lontana perché molti hanno perso il lavoro, rimane difficile collocare nel mercato i prodotti agricoli e il pesce a causa del limite dei trasporti. Tante difficoltà ma anche la voglia di superarle nel modo migliore possibile. Questa esperienza ha aiutato tutti ad allargare il proprio orizzonte, a pregare, temere e sperare con i popoli vicini e lontani accomunati da questa pandemia. I ragazzi e le famiglie chiedono vostre notizie assicurando il ricordo e la preghiera.
Proprio in questi giorni il Ministero dell’Istruzione ha annunciato che il 24 Agosto inizierà il nuovo anno scolastico e rimaniamo in attesa con fiducia ma anche con perplessità poiché non sara’ facile applicare le direttive dell’insegnamento a distanza, on line. Durante questi mesi nelle nostre comunità nelle Filippine in Mindoro, Looc e Quezon City, suore e insegnanti hanno elaborato dei module di apprendimento a seconda del livello scolastico, inclusivi di esercizi da svolgere. La forzata pausa scolastica e le restrizioni della quarantena hanno portato la nostalgia della scuola, dell’apprendere ed anche semplici strumenti come le schede di apprendimento e altro materiale, trovano buona accoglienza da parte di tutti. Seguendo le indicazioni del Ministero dell’Istruzione i Moduli che sostituiscono le lezioni in classe, sono stati preparati in forma cartacea per essere distribuiti periodicamente agli studenti ed in forma virtuale, lezioni on-line attraverso zoom, video, google class room, power points a seconda dei mezzi a disposizione dei ragazzi. Non sara’ facile procedere con questo nuovo metodo e speriamo giunga presto il giorno in cui sara’ permessa la presenza fisica nella scuola. Gli stessi insegnanti hanno dovuto educarsi alle forme di tecnologia possibili nei loro ambienti, trovando vie per raggiungere gli obiettivi proposti soprattutto in aree dove il telefonino rimane l’unico strumento virtuale per tutta la famiglia. Molti genitori hanno deciso di non far continuare lo studio in attesa che riprenda la scuola “normale”. Con dispiacere accogliamo queste decisioni sempre cercando di incoraggiare a non fermarsi ai timori e difficoltà.
In questi mesi i nostri ragazzi e famiglie hanno ricevuto il vostro sostegno attraverso pacchi alimentari, riso ed ora in preparazione alla ripresa dello studio stiamo consegnando il materiale scolastico adeguato alle nuove esigenze. Non e’ possibile radunare i ragazzi come gli anni precedenti, bisogna raggiungere i villaggi ed incontrare un numero limitato di famiglie e questo non e’ un disagio da poco. E’ stato preparato anche un Kit anti Covid con disinfettanti, mascherine, medicinali e istruzioni per prevenire il contagio. Oltre alla retta scolastica quest’anno e’ richiesto il contributo per il servizio internet, per il noleggio di loptop, Tablet o per la stampa dei moduli. Non servono nuovi uniformi, almeno finché non si ritorna sui banchi di scuola, e cerchiamo di sostituire questi costi alle nuove necessita’. E’ un’esperienza nuova anche per noi, continuiamo a promuovere fiducia e favorire per tutti la possibilità di continuare lo studio.
In Loikaw, Myanmar dove operano le nostre suore non si e’ registrato nessun contagio. Il governo ha dichiarato il lock down all’inizio del mese di Aprile, creato posti di blocco ai punti di ingresso e uscita delle città ed istituito un severo controllo ai confini per impedire la diffusione del virus.
C’e’ stato da parte delle autorità locali impegno ad ispezionare le aree per garantire il rispetto delle norme preventive. Il Governo ha distribuito riso, olio e altri alimentari, in misura limitata e solo una volta per famiglia.
Dal 10 di giugno sono consentiti incontri e celebrazioni per un numero di persone che permetta il rispetto della distanza stabilita, sono stati ripristinati i viaggi e trasporti anche con altre regioni, escluse 3 regioni dove tuttavia ci sono casi positivi. L’anno scolastico 2020-2021 e’ iniziato la seconda settimana di luglio, in modo graduale iniziando dai ragazzi piu’ grandi, proprio in questi giorni le suore mi hanno comunicato che alcune scuole sono state chiuse e si teme la chiusura di altre, la motivazione data e’ “prevenzione”. Questo fatto mette in dubbio i dati rilasciati dal paese, forse non e’ vero che i casi non ci sono.
Nella nostra casa sono ripresi i corsi di doposcuola per le nostre bambine e per i ragazzi del villaggio. Quest’anno più che mai e’ questa un’attività veramente necessaria.
Grazie infinite per la vostra vicinanza, insieme speriamo che tutto torni presto alla normalità.
Sr. Rosanna Favero